Inseminazione delle nubi: manipolazione della meteorologia

Far piovere artificialmente, favorire la formazione delle nubi o intervenire sulle tempeste tropicali può tutt’oggi sembrare fantascenza, mentre invece è oramai realtà già da alcuni decenni. Ridurre la portata dei cicloni tropicali o la portata delle precipitazioni all’interno di una perturbazione: In pratica consiste nell’utilizzo di Ioduro di Argento, questa sostanza che viene seminata all’interno delle nubi è in grado di gelare le goccioline di vapore acqueo presenti, trasformandole in
Nefodina: monitoraggio dei temporali

n esempio di sistema per il monitoraggio dei temporali è quello di Nefodina, ma come funziona? Inanzitutto è bene ricordare che una nube, più è elevata, meglio sarà visibile alle immagini satellitari riprese all’infrarosso poichè aventi una temperatura inferiore, vicaversa le nubi poste negli strati medio-bassi della troposfera, avendo una temperatura più elevata, risultano meno visibili alle immagini satellitari infrarosse.
Yellowstone: la minaccia del supervulcano

Il parco nazionale dello Yellowstone negli Stati Uniti è noto per i suoi numerosi Geysers, ma sopratutto per la presenza del supervulcano, uno dei pochi oggigiorno ancora attivo, che occupa ben 1/3 dell’intera superficie del parco dello Yellowstone. Il supervulcano dello Yellowstone misura circa 70 km di lunghezza, 30 km di larghezza ed è posto a 8 km di profondità sotto la crosta terrestre.
Effetti di un’impatto cometale

Quella di un impatto cometale di grosse proporzioni rappresenta forse la minaccia maggiore per la soppravvivenza della nostra specie. Inanzitutto per poter definire gli effetti che un impatto cometale produrrebbe al nostro pianeta molto dipende dalle dimensioni stesse del corpo impattato, esistono miriadi di corpi al confine del sistema solare aventi grandezze comprese da pochi chilometri fino a centinaia di chilometri di diametro.
La morte del sole

Il sole è una stella media di terza generazione la qui formazione sarebbe stata indotta dall’esplosione di una o più supernove nelle vicinanze di un’estesa nube molecolare del braccio di Orione circa 4,57 miliardi di anni fa. È accertato che circa 4,57 miliardi di anni fa il collasso della nube innescato da una supernova portò alla formazione di una generazione di giovanissime stelle tra le quali il nostro sole. La presenza di elementi pesanti residuate dalla formazione stellare portarono alla formazione di un disco planetario attorno alla stella nascente che a seguitò portò alla formazione dei pianeti del sistema solare.
Effetti di un’eruzione vulcanica sul clima

Il clima è un complesso meccanismo in continua evoluzione regolato da molti fattori combinati, uno di questi fattori sono le eruzioni vulcaniche che nella storia climatica hanno favorito periodi particolarmente caldi che caratterizzarono le grandi ere interglaciali durante le quali l’attività vulcanica era nettamente superiore a quella attuale. Questo contribuì ad una maggior emissione dei gas serra nell’atmosfera con conseguente riscaldamento del clima, nulla comunque a che
Goce esplorerà la terra

Il 16 marzo 2009 è stato lanciato in orbita un satellite della nuova generazione da Plesetsk (Russia) a circa 280 km da Mosca, si tratta di un satellite di piccole dimensioni e orbiterà attorno al globo alle modiche altezze di circa 273 km dal suolo per un paio di anni, quando terminerà la sua missione.La missione ha lo scopo di creare una mappatura completa e dettagliata del campo gravitazionale terrestre.
Scale temporali delle variazioni climatiche

Il clima è un complesso meccanismo in continua evoluzione, la storia climatica della terra, formatasi come tutti i pianeti del sistema solare circa 4,57 miliardi di anni or sono, ha conosciuto importanti variazioni climatiche che si manifestarono su diverse scale temporali. All’interno di grosse variazioni climatiche che si manifestano nell’arco di milioni di anni, si riscontra una moltitudine di variazioni cicliche più piccole che si manifestano in tempi minori, ma andando con ordine di
Evoluzione genetica della nostra specie: terza parte

Il genoma dell’umanità: Oggi è risaputo che gli uomini possiedono 23 coppie di cromosomi per un totale di 46 cromosomi delle quali 22 sono coppie di cromosomi autosomi (non sessuali) mentre una coppia è sessuale (X-Y), tutto questo in ogni singola cellula del nostro corpo. Ogni coromosoma è una sorta di corpuscolo visibile solo ad un potente microscopio ed è costituito da DNA, ossia una sorta di filamento contenente geni. A differenziare l’uomo dalla donna sono proprio i cromosomi sessuali: l’uomo contiene una coppia X-Y mentre la femmina contiene una coppia di cromosomi sessuali XX, ecco perchè oggigiorno per differenziare il partimonio genetico di ogni singolo individuo, si devono prendere in
Evoluzione genetica della nostra specie: seconda parte

Ci eravamo lasciati alle spalle gli Indoeuropei che diedero vita alle diverse Etnie oggi presenti in Europa, che quando migrando da un’area compresa tra il Danubio e gli Urali all’Europa centro-Occidentale, si “miscelarono” con i popoli indigeni del Neolitico allora già presenti in Europa da 35-40000 anni fa (quando i Cro-Magnon giunsero in Europa). Inanzitutto ricordo che per definire un’etnia, non si prende in considerazione l’aspetto culturale, ne tanto meno aspetti fisici