Il brodo primordiale

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Il brodo primordiale: ecco dove ha preso forma la vita sul nostro pineta. Si tratta di una soluzione molto calda di acqua e molecole carboniese che avrebbe interagito con l’atmosfera primordiale terrestre, composta da: metano, idrogeno e ammoniaca per dare origine alle prime molecole organiche in condizioni anaerobiche in mancanza di ossigeno nell’atmosfera. Con il passare del tempo queste molecole sarebbero diventate sempre più complesse fino ad arrivare ai coacervati formati dai primi nucleotidi ed enzimi.

L’origine della vita sulla terra è datata 4,4 miliardi di anni fa quando l’acqua comparve sulla terra allo stato liquido, mentre 2,7 miliardi di anni fa quando i bicarbonati moolecolari mostrarono l’attività di fotosintesi.
Gli esperimenti del chimico Americano Miller, constatarono che la vita sulla terra potrebbe essere stata “innescata” da scariche elettriche come quella dei fulmini, date da meteoriti e da eruzioni vulcaniche.

Tutt’oggi esistono 3 teorie distinte che ipotizzano che la vita sulla terra possa essere stata portata da fattori differenti: una ipotizza che si possa essere trattato di un meteorite che abbia potato la vita batterica dallo spazio o che abbia innescato processi chimici tali da creare nuove forme batteriche, un’altra sostiene che la vita sia nata dai fulmini che colpendo rocce minerali presenti in un ambiente del tutto favorevole come quello del brodo primordiale abbia dato vita a particelle elementari animate tramite complessi processi chimici, infine la terza che ipotizza che la vita sia stata favorita più direttamente da eruzioni vulcaniche.

Effettivamente tutte le tre teorie potrebbero essere valide in un atmosfera terrestre primordiale, anche se la più a portata di mano resta qella dell’origine cosmica, ossia che 4,4 miliardi di anni or sono un meteorite contenente batteri abbia impattato la terra in un ambiente molto favorevole alla diffusione di vita allo stato batterico, un ambiente più simile a quello che oggi si ritrova nei laghi termali (anche di oltre 85°C e un’ambiente molto umido) d’Islanda, ove la concentrazione batterica è elevatissima.
Basti pensare che noi stessi abbiamo più batteri che molecole nel nostro corpo, strano ma vero, lo rilevano studi neanche molto recenti, lo stesso vale per molti ambienti esterni a noi.

Oggi sapiamo bene che alcune forme batteriche sono in grado di adattarsi a condizioni climatiche anche estreme, impensabili alla sopravvivenza, invece tali batteri dispongono di una membrana in grado di proteggerli da temperature elevatissime (+150°C) e con uno “scudo antigelo” per resistere a temperature bassissime (-150°C), dunque questo fattore può avvalorizzare la teoria dell’origine cosmica della vita sulla terra.
Inoltre fa subito pensare a quanto sia possibile l’esistenza di vita batterica anche su altri pianeti, aventi condizioni climatiche molto diverse dalle nostre, con una composizione chimica della loro atmosfera del tutto diversa da quella terrestre.

Malgrado tutto resta da dire che oggi è ancora un mistero riguardo all’origine della vita sulla terra, con valide teorie che potrebbero descrivere tutte in modi diversi la nostra origine primordiale.

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http://photojournal.jpl.nasa.gov/jpeg/PIA06236.jpg
Due immagini di Titano, questo perchè come già detto prima fa ricordare molto come si poteva presentare l’atmosfera terrestre primordiale.

Fonte di ricerca: Pagina principale – Wikipedia

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