Novembre insolitamente mite, soprattutto in montagna, ma ora arriva una breve fase di maltempo

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Novembre fin’ora è risultato essere eccezionalmente mite per la presenza di un persistente e intenso anticiclone di estrezione Subtropicale, che ha procurato una lunga fase meteorologica insolitamente mite, soprattutto in montagna, quando in alcuni casi si sono misurati valori addirittura tipici del periodo estivo. Anche sulle pianure si sono riscontrati valori molto miti per il periodo, più tipici del periodo di settembre. L’ondata di caldo anomalo ha portato valori tipicamente estivi anche in molte altre aree dell’Europa, in particolar modo tra la Spagna e la Francia, dove in alcune località nella seconda settimana di novembre, si sono ancora sfiorati i +30°C. L’anomalia termica per la prima metà del mese di novembre, nella regione Alpina, si situa tra i 3-4°C sulle pianure, addirittura sui 7-8°C in montagna.

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La persistenza di tali condizioni anticicloniche con la presenza di inversioni termiche, hanno tuttavia favorito l’accumularsi di polveri fini sulle pianure e la formazione di estese nebbie o banchi di nuvolosità bassa, che dalla fine della scorsa settimana, hanno a tratti raggiunto anche le vallate prealpine delle Svizzera Italiana, regalando scenari veramente suggestivi.

Spettacolari immagini riprese da Cimetta stamattina, sul mare di nebbia che ricopre le pianure della Svizzera Italiana, sono immagini che le ho elaborate attraverso un assemblamento di immagini della Webcam di Meteosvizzera, non sono fotografie scattate da me personalmente.

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Questa ripresa invece è di domenica 15 novembre mattina, l’ho ripresa da Brione Sopra Minusio.

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Una ripresa anche del satellite in riferimento alla giornata del 18 novembre, si nota “un buco” nella nebbia proprio in corrispondenza alla città di Milano. Il calore rilasciato dall’insieme dei veicoli, delle fabbriche e degli impianti di riscaldamento, al quale si aggiunge l’effetto asfalto, ossia il maggior calore accumulato e rilasciato dell’asfalto, inibiscono soprattutto durante le ore più calde della giornata, la condensazione dell’umidità presente al suolo, consentendo così di poter osservare una sorta di isolotto sgombro dalla nebbia.

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Da domani invece cambieranno notevolmente cle condizioni meteorologiche, per l’ingresso di aria fredda proveniente da Nord, forte vento e abbondanti precipitazioni sono attesi nelle Alpi, a Nord delle Alpi, oltralpe farà comparsa anche la prima neve fino alle basse quote, mentre a Sud delle Alpi si avranno condizioni di forte vento da Nord e qualche precipitazione portata da Nord, con neve in calo fin verso i 1000 metri circa entro sabato. Anche in Italia un pò ovunque si avrà una breve fase di maltempo dai connotati tipicamente tardo autunnali o di inizio inverno, con temperature un pò ovunque in forte calo. Nella giornata di sabato si attendono precipitazioni, più diffuse sulle regioni di Nord Est e lungo il versante Tirrenico, con limite delle nevicate in progressivo calo tra gli 800 metri di quota delle regioni di Nord Est, ai 1500 metri di quota delle regioni Meridionali. Venti sostenuti, anche intensi sull’alto Tirreno. Domenica invece precipitazioni più residue e lento miglioramento. Venti in graduale attenuazione

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Da lunedi invece sembra possibile un graduale ritorno a condizioni di alta pressione con temperature in aumento, una condizione prevalente che stando all’evoluzione attualmente prevedibile, potrebbe accompagnarci almeno fino a fine mese, favorendo così la formazione di nebbie o banchi di nuvolosità bassa, anche se le temperature si manterranno su valori decisamente inferiori rispetto ai valori anomali per il periodo, che si sono avuti fin’ora.

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Flavio Scolari.

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