La morte del sole

2086432897

Il sole è una stella media di terza generazione la qui formazione sarebbe stata indotta dall’esplosione di una o più supernove nelle vicinanze di un’estesa nube molecolare del braccio di Orione circa 4,57 miliardi di anni fa. È accertato che circa 4,57 miliardi di anni fa il collasso della nube innescato da una supernova portò alla formazione di una generazione di giovanissime stelle tra le quali il nostro sole. La presenza di elementi pesanti residuate dalla formazione stellare portarono alla formazione di un disco planetario attorno alla stella nascente che a seguitò portò alla formazione dei pianeti del sistema solare.

Il sole regna attualmente in una lunga fase di stabilità e si trova attualmente a circa metà della propria sequenza principale: durante la quale la nostra stella genera calore attraverso la fusione, all’interno del proprio nucleo, dall’Idrogeno in Elio.

Quando la nostra stella esaurirà l’Idrogeno, tra circa 5 miliardi di anni, entrerà in una fase fortemente instabile, gli strati esterni si espanderanno e si raffredderanno assumendo una colorazione tipicamente rossastra, mentre il nucleo si surriscalderà fino a raggiungere i 100 milioni di gradi Kelvin.

Il sole diverra così una stella gigante rossa avente un diametro fino a 100 volte superiore a quello attuale tanto da inglobare Merurio e con ogni probabilità anche Venere durante la propria fase morente, incerto invece il destino della terra, tuttavia prevale l’ipotesi che la perdita di massa del sole farebbe allargare la propria orbita, che slitterebbe a quasi 1,7 UA evitandone così l’inglobamento.

Ricordo che 1 UA è equivalente a 1496×10[11] metri ossia poco più di 149,6 milioni di chilometri che corrisponde alla distanza media tra il sole e la terra considerando l’Afelio (circa 152 milioni di chilometri) e il Perielio (circa 147 milioni di chilometri) trattandosi di un’orbità variamente elittica quella della terra che ruota intorno al sole nell’arco di un anno.

Tuttavia il nostro pianeta cambierà completamente volto, tanto che la vita sul nostro pianeta diverrà impossibile: gli oceani verrannò evaporati dalle elevatissime temperature mentre gran parte della nostra atmosferà si disperderà nello spazio, poichè l’energia cinetica delle particelle diverrà tale da far sfuggire le molecole dell’aria alla forza di gravità terrestre permettendone la dispersione.

La fase di gigante rossa della nostra stella durerà probabilmente circa mezzo miliardo di anni dopodichè tra probabilente 7,8 miliardi di anni, il nucleo del sole tenderà a comprimersi, mentre gli strati esterni verranno espulsi attraverso un potente il vento solare attraverso lo spazio interplanetario, fin che del sole, dopo tale processo, non resterà che una nana bianca avente le dimensioni della terra, che si spegnerà molto lentamente nell’arco di molti miliardi di anni fino a divenire un corpo oscuro simile alla terra stessa, dunque non in grado di emettere luce.

2476845163_70c65086111

Uno scenario tipicamente riservato alle stelle dotate di massa similare a quella del sole, ossia non aventi una massa sufficientemente elevata da esplodere come supernova durante lo stadio finale del processo di morte.

Quando questo accadrà con ogni probabilità noi non ci saremo più, si è calcolato che una specie ha una duranta di vita limitata, mediamente prossima ai 10 milioni di anni sulla terra, considerando che la specie Homo è presente da circa 4 milioni di anni, si può dedurne che sia destinata a durare ancora 6 milioni di anni circa.

httpv://www.youtube.com/watch?v=ek-3czEVLkA

Un interessante piccolo documentario inerente al tema.

Lascia un Commento