Genotipo e fenotipo, come l’ambiente influenza i nostri caratteri somatici

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Se qualcuno afferma che siamo anche noi a plasmare il nostro genoma, sappiate che non ha tutti i torti. Infatti sussiste una differenza tra genotipo, che rappresenta il corredo genetico codificato ereditato di qualunque individuo o da qualunque altro essere vivente e il fenotipo, che rappresenta l’insieme dei caratteri somatici che si osserva in un individuo o in qualunque altro essere vivente. Il genotipo è immutabile e rappresenta l’eredità genetica, in pratica le informazioni dei geni che compongono il DNA, che tuttavia contribuisce solo in parte più o meno importante a seconda dei casi, al fenotipo, ossia a ciò che concretamente si può osservare anche ad occhio, dei caratteri somatici di un individuo e del funzionamento di tutto il proprio organismo. Il fenotipo invece può variare essendo di fatto il risultato dell’interazione dei geni, con l’ambiente e il clima in cui si nasce e si cresce. In genere lo studio genetico del DNA autosomico o dei cromosomi sessuali, ossia degli aplogruppi uniparentali (mtDNA e Y), che non sono ricombinabili, indipendentemente che sia in riferimento alle popolazioni più in generale o ad un singolo individuo, prende in considerazione il genotipo, ossia le informazioni genetiche ereditarie che compongono il DNA. In questo caso questo tipo di studio, è forse più efficace per la ricerca dell’origine e dell’evoluzione dei popoli più in generale, tracciare ad esempio le rotte migratorie e i gradi di parentela tra le differenti popolazioni esaminate, mentre solo in piccola parte è in grado di definire il fenotipo di un singolo individuo, che invece risente del clima e dell’ambiente in qui cresce.

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Per ambiente si fa riferimento a molti aspetti, l’alimentazione che determina l’ambiente interno del nostro organismo, la qualità della vita, dove dunque incide anche l’aspetto emotivo, psicologico, e ovviamente l’ambiente esterno, quello fisico, che ci circonda nella vita quotidiana di tutti i giorni. Anche il clima della regione dove si cresce, contribuisce a “plasmare” il fenotipo di ogni individuo.

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Insomma, l’ambiente e il clima del luogo dove si nasce e si cresce, possono influire notevolmente sui caratteri somatici di qualsiasi individuo, anche in maniera predominante, solo in parte l’insieme dei caratteri fisici, sono definiti dal corredo genetico. Caratteri somatici seppur non ereditari, ma dove l’ambiente e il clima, ha contribuito a “modellare”, possono comportare anche a variazioni dell’informazione genetica dell’individuo e diventare dunque ereditari alle successive generazioni.  Il funzionamento di tutto il nostro oganismo, in pratica è il risultato di un interazione dei geni con l’ambiente circostanze. Esistono anche malattie genetiche non ereditarie, ma che tuttavia possono subentrare attraverso l’influenza dell’ambiente o per certe abitudini alimentari, che possono diventare ereditarie alle generazioni future. Due gemelli monozigoti ad esempio possono ereditare lo stesso corredo genetico, ma possono esservi differenze nel fenotipo qualora i due vivessero in ambienti e in aree completamente differenti, viceversa si possono avere due fenotipi simili, di due individui che però possono aver ereditato un corredo genetico differente. Tornando a due gemelli monozigoti, partendo da una condizione pressochè identica, possono presentare caratteri somatici differenti qualora si trovassero a vivere in ambienti e regioni climatiche differenti, qualora uno dei due adottasse abitudini alimentari scorrette e uno stile di vita sedentario, potrebbero subentrare una predisposizione ad avere il collesterolo alto, problemi di obesità e problemi cardiaci, viceversa all’altro gemello, che invece ha adottato durante la propria crescita, corrette abitudini alimentari e uno stile di vita non sedentario, potrebbe non aver predisposizioni ad obesità, collesterolo e problemi cardiaci e dunque non rischierebbe di trasmettere tali predisposizioni alla generazione successiva. Di conseguenza è lecito affermare, che in parte il nostro stile di vita, le abitudini alimentari e i molti altri fattori ambientali, possono contruibuire a determinare il fenotipo di un individuo, dunque tutti i suo caratteri somatici e modificare informazioni genetiche del DNA, che possono in seguito essere trasmesse alle generazioni successive. Il nostro fenotipo in sostanza è definito dall’insieme del corredo genetico codificabile ereditato e dalla storia di ogniuno di noi!

Una rappresentazione della posizione geografica del mio genotipo, secondo la ricerca effettuata inerenti alle mie origini ancestrali.

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Una rappresentazione della posizione geografica del mio fenotipo, che come detto è in parte definito dal proprio genotipo, ma che interagisce con l’ambiente e il clima.

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Genoma: si riferisce a tutto il materiale genetico di un individuo o di qualsiasi altro essere vivente. In un essere umano, circa l’1,5% del genoma è codificato in proteine, mentre il restante 98,5% non è codificabile.

Genotipo: comprende quella porzione del genoma codificato che viene ereditato dai genitori. Diverse forme alternative di uno stesso gene si chiamano alleli; in un individuo i 2 alleli occupano sui cromosomi omologhi lo stesso locus.

Fenotipo: in pratica è l’insieme dei caratteri somatici osservabili visivamente, è l’espressione genetica, al quale oltre al genotipo, influisce anche l’ambiente, il clima e le abitudini alimentari.

Flavio Scolari

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