Vulcano Marsili

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A rendere la questione più controversa, è il fatto che la possibilità di una eruzione del vulcano Marsili, fu espressa già diversi mesi fa. Marsili è un vulcano alto più di 3000 metri, considerato uno tra i più grandi d’Europa ed è situato sotto la superfice del mare Mediterraneo, raggiungendo con la sommità la quota di circa 450 metri al di sotto della superficie del mar Tirreno e si trova a circa 140 km a Nord della Sicilia e 150 km a Ovest di Calabria.

Terremoto marsili

È stato considerato un vulcano molto pericoloso poichè una propria eruzione, potrebbe innescare un disastroso tsunami nel mare Mediterraneo, causando effetti di grosse proporzioni lungo le coste.
Un collasso della camera magmatica, che si è rivelata piuttosto fragile, provocherebbe uno spostamento delle acque con le conseguenze di innescare un maremoto, il risultato sarebbero onde alte anche decine di metri, che si propagherebbero ad elevatissime velocità attraverso tutto il mar Mediterraneo.
Le aree maggiormente colpite sarebbero quelle del sud Italia e le isole essendo chiaramente le zone più esposte alla minaccia.
A seguito di uno studio, è stato dimostrato alcuni mesi fa che il vulcano è attivo, già allora fù osservato che ci sono molte emissioni idrotermali emesse dal vulcano Marsili, il che proverebbe l’attività interna del complesso vulcanico, così come sottolineato anche da Enzo Boschi, presidente dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia e che ha condotto la ricerca sul vulcano marsili.
Recenti e nuove osservazioni hanno riconfermato quanto detto inizialmente, il vulcano è attivo e potrebbe scatenare maremoti molto pericolosi nel Mediterraneo da un momento all’altro e senza preavviso.
Fare inutili allarmirsi è sicuramente sbagliato, tuttavia bisogna considerare e accettare del fatto che anche il bacino del Mediterraneo, può sotto un certo aspetto presentare i propri rischi, considerando soprattutto che quest’ultima è un area sismica e vulcanica.

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