Maltempo Italia. Ennesima emergenza al Centro-Sud. Genesi e cause delle recenti alluvioni

allagamenti

SITUAZIONE. Una nuova e pesante ondata di maltempo ha colpito l’ Italia centro-meridionale. Una profonda depressione formatasi sullo Ionio, in risalita fin verso il Basso Tirreno, ha portato piogge abbondanti al Sud e sul Medio Adriatico e venti molto forti su tutta l’ Italia. Solo la Pianura Padana e le aree alpine sono rimaste al di fuori dalla circolazione ciclonica che ha caratterizzato il tempo negli ultimi tre giorni. La situazione più pesante si registra nel Medio e nel Basso Adriatico. Tra Marche e Abruzzo si registrano accumuli compresi tra i 50 e i 90 mm con punte superiori ai 100 mm tra Maceratese, Piceno e Teramano. Diversi torrenti sono esondati in Abruzzo causando vasti allagamenti; diversi quartieri della città di Pescara sono finiti sotto alcune decine di centimetri d’ acqua e una donna è morta mentre stava transitando con la sua auto in un sottopassaggio invaso dall’ acqua In Puglia forti mareggiate in Salento e piogge molto abbondanti nella giornata di ieri hanno creato molti disagi e allagamenti diffusi sulle aree costiere dove le onde hanno superato i 10 metri! Risultano molto colpite anche regioni come la Sicilia, la Calabria, la Basilicata in particolar modo nell’ area metapontina e il Molise, come si può notare dai reportage che giungono dalla rete.

Via del Circuito a Pescara allagata a causa del maltempo, 2 dicembre 2013. ANSA

Via del Circuito a Pescara allagata a causa del maltempo, 2 dicembre 2013. ANSA

ORIGINI E GENESI. Nei media si da ampio risalto a questa nuova emergenza meteo e all’ ennesima crisi idrogeologica che colpisce il nostro Paese durante questo autunno. Un ottobre-novembre veramente pesante dal punto di vista climatico, dato che ogni perturbazione transitata sull’ Italia ha lasciato effetti e conseguenze più o meno gravi. Ovviamente l’ alluvione in Sardegna è stato l’ evento più catastrofico, anche dal punto di vista umano, ma una serie di alluvioni a livello locale hanno colpito un pò tutte le regioni centrali e meridionali, dalla Toscana alla Calabria, dall’ Abruzzo alla Puglia. Prendendo in esame l’ evento alluvionale sardo di due settimane fa non possiamo dimenticare che arrivò dopo due mesi di temperature sopra la media con le acque superficiali del Mediterraneo molto calde che permisero un forte sviluppo verticale delle nubi e la formazione di grosse celle temporalesche auto-rigeneranti che scaricarono localmente fino a 2-300 mm di pioggia in sole 24 ore sulla Sardegna. Accumuli record che di solito si registrano nelle stesse zone nell’ arco temporale di 4-5 mesi o comunque nell’ intero corso di una stagione autunnale particolarmente piovosa.

Forte mareggiata a Cirò Marina(KR), Calabria. Fonte youreporter.it

Forte mareggiata a Cirò Marina(KR), Calabria. Fonte youreporter.it

ABRUZZO. Nel caso abruzzese di oggi invece sono altre le cause. Sicuramente la particolare configurazione barica che si è venuta a creare è penalizzante per le regioni del medio Adriatico. Una depressione sul Basso Tirreno vasta e profonda ha veicolato correnti sciroccali molto umide verso le coste di Abruzzo e Marche e anche qui gli accumuli sono stati notevoli(50-100 mm) ma altri due fattori sono intervenuti: il primo è rappresentato dal rapido scioglimento delle nevi cadute nei giorni precedenti proprio sui rilievi collinari e montuosi del Medio Adriatico che ha gonfiato i corsi fluviali portando a valle una quantità ancora maggiore di acqua(basta pensare che ha piovuto sino a 1500 metri dove era presente in molte zone un quantitativo di neve superiore al metro). Il secondo invece è rappresentato dalle forti correnti da sudest sulle aree costiere che non hanno permesso al mare di ricevere l’ acqua in arrivo dall’ entroterra. Questi tre fattori concatenati hanno di fatto scatenato l’ episodio alluvionale abruzzese.

Anomaliedi temperatura delle acque superficiali dell' Adriatico. Colori di tonalità rossa indicano temperature superiori alla media. Fonte: http://oceanlab.cmcc.it/

Anomaliedi temperatura delle acque superficiali dell’ Adriatico. Colori di tonalità rossa indicano temperature superiori alla media.
Fonte: http://oceanlab.cmcc.it/

CAMBIAMENTI CLIMATICI. Non sta a noi adesso giudicare quali interventi occorre prendere per far sì che ogni singola perturbazione che colpisce l’ Italia non si trasformi in una situazione di emergenza ma ovviamente i cambiamenti climatici intercorsi negli ultimi decenni hanno causato un forte aumento di episodi alluvionali e anche un vistoso cambiamento delle modalità in cui essi si verificano. Mentre anche prima si verificano fenomeni alluvionali a larga scala che colpivano i bacini fluviali più grossi(Polesine, Arno), che anzi ultimamente sembrano in diminuzione, oggi siamo di fronte ad un aumento delle criticità a livello locale, in cui gli eventi colpiscono aree di territorio più ristrette ma risultano essere molto più intensi e forieri di danni e disagi.

 

A cura di Marco Biagioli

STAFF Clima Meteo 24

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