Ritorno al futuro

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Poter viaggiare nel tempo rientra nella fantasia dell’essere umano praticamente da sempre, molto film di fantascenza si basarono proprio sulla possibilità di viaggiare nel tempo, eppure il senso comune ci lascerebbe credere che nella realtà ciò è impossibile. Invece la scienza non esclude affatto la possibilità che viaggiare nel tempo sia cosa possibile, anche se attualmente in un contesto puramente teorico, la stessa relatività generale fondata da Albert Einstein prende in considerazione che il tempo sia qualcosa di relativo, relegato allo spazio in un continum detto spazio-temporale, il troscorrere del tempo effettivamente può variare in base alla velocità di spostamento nello spazio, ma se vero che in un contesto puramente teorico, viaggiare nel tempo sarebbe possibile, ne deriverebbero diversi paradossi, alcuni anche non indifferenti, in seguito ne vedremo alcuni.

Un primo paradosso è quello dei gemelli: immaginiamo due gemelli, appena nati uno resta sulla terra, mentre viene messo a bordo di uno Shuttle in grado di viaggiare a velocità elevatissime, velocità vicine a quelle della luce, secondo la relativitâ generale, più si viaggia nello spazio a grandi velocità, più il tempo tenderà a rallentare anche se di pocchissimo, di conseguenza avvicinandosi alla velocitâ della luce il tempo dovrebbe rallentare notevolmente, di conseguenza per il soggetto a bordo dello shuttle il tempo passerà più lentamente rispetto al tempo percepito dall’individuo che rimane a terra. Immaginiamo che dopo 20 anni l’individuo che ha vagato a grandi velocità nello spazio, torna sulla terra e incontra il suo gemello, per i due come detto il tempo non è trascorso allo stesso modo, di fatto per il gemello astronauta il tempo sarà passato più lentamente rispetto al suo gemello rimasto sulla terra, che dunque risulterà essere molto più invecchiato. Teoricamente superando la velocità della luce, il tempo va a ritroso, per elementi in grado di superare la velocità della luce, è un pò come se il tempo “scorre” a ritroso e dal futuro va verso il passato, lo stesso Einstein rimase sbalordito de tutte quelle anomalie che la sua teoria comportava, come i buchi neri, i wormholes e sopratutto i viaggi nel tempo, tuttavia oggi è ben riconosciuto che tutte queste anomalie, comprese i viaggi nel tempo, sono parte integrante della relatività generale.

Teoricamente sfruttando i wormholes o i buchi neri, se ci si potrebbe spostare a grandi distanze nello spazio, forse ci si potrebbe spostare anche nel tempo, sempre se non ci si cadrebbe nella singolarità nel caso dei buchi neri. Se dunque in linea puramente teorica, i viaggi nel tempo sono cosa possibile, secondo la stessa relatività generale, per qualsiasi corpo avente anche solo una minima massa, la velocità della luce è una velocità irraggiungibile, poichè avvicinandosi a tali velocità la massa dell’oggetto stesso aumenta fino a diventare infinitesima alla velocità prossima a quella della luce, che di conseguenza non poteva essere superata, tuttavia un recente esperimento del CERN di Ginevra, sembra aver provato che i neutrini, pur avendo una minima massa, possono viaggiare a velocità ben superiori a quelle della luce, in base a questi risultati che dovranno poi essere riconfermati, si può evincere che la velocità di 299792,458 km/s approssimato a 300000 km/s non resta un limite irraggiungibile. Ora immaginiamo di poter veramente viaggiare nel tempo, subentrerebbero dei paradossi, il più noto è senz’altro il pardosso del nonno, tornare nel passato e uccidere il proprio nonno quando era bambino, noi non potremmo esistere, o peggio ancora alterare l’evoluzione dell’umanità, come tronare ai tempi dei dinosauri, calpestare sbadatamente uccidendo quello che sarebbe diventato il precursore dell’essere umano, l’uomo stesso non potrebbe esistere, allora chi ha calpestato quel piccolo mammifero che sarebbe diventato il più remoto antenato di tutta l’umanità?

Un altro assurdo paradosso è diventare genitori di se stessi, biologicamente impossibile, praticamente tornare in dietro nel tempo, innamorarsi della propria madre quand’era adolescente, questo rende impossibile il proprio futuro, poichè l’amante innamoratosi della propria madre, non potrebbe mai essere nato. Come spiegare anche il paradosso dell’informazione? Immaginiamo un vecchio scienziato che inventa una macchina del tempo e torna nel passato per parlare della sua invenzione a sè stesso quando era bambino, malgrado crescendo, quel bambino potrà acquisire le nozioni per poterla costruire, non sarà frutto della sua invenzione poichè gli è stata suggerita dal vecchio se stesso. Ora immaginiamo qualcuno che viaggia nel futuro, scopre che la donna di qui si è innamorato e che sta per sposare, si rileverà essere una bisbetica e una spendaciona, mentre ragazza più bruttina che si è innamorato di lui, si rileverebbe essere un ottima compagna di vita, quando tornerebbe nel presente decide allora di corteggiare e di sposare la ragazza innamoratasi di lui, questo però renderebbe il proprio futuro impossibile, in quanto già vissuto. Se viaggiare nel tempo scientificamente è possibile, anche se in un contesto puramente teorico, allora come spiegare questi non indifferenti paradossi che potrebbero derivarne? Qui vi sono due linee di pensiero, la prima si basa sul principio di autoconsistenza proposto dal cosmonauta Russo Igor Novikov, secondo qui esiste una legge fisica non ancora scoperta che interverrebbe per prevenire qualsiasi azione atta a provocare dei paradossi nel tempo, in poche parole saremmo obbligati ad agire in maniera da evitare paradossi. Tuttavia questa visione pone il problema del libero arbitrio, se qualcuno decidesse di tornare in dietro nel tempo, questa legge non permetterebbe all’individuo di uccidere i propri genitori quando erano adolescenti.

Un altra teoria in grado di spiegare questi paradossi, oggi la più accettata nella comunità scientifica, fù proposta da Hugh Everett nel 1957 con la teoria dei mondi paralleli o delle realtà parallele, si dovrebbe considerare l’evoluzione del tempo come una sorta di fiume che si biforca continuamente formando universi paralleli tra loro, di conseguenza l’assassino che decide di tornare nel passato e uccidere i propri genitori da adolescenti, agirebbe attraverso una realtà o un universo parallelo diverso dal suo universo di provenienza. Di conseguenza non vi sarebbe alcun paradosso, tornando nel presente l’assassino si accorgerebbe di non aver alterato nulla poichè potrebbe tornare solo dall’universo dove i genitori sono in vita e hanno dato alla luce quel bambino che poi sarebbe lui stesso. Ogni diversa evoluzione della storia, crea un’altro universo, in sostanza ogni possibile evento si verifica, noi ne vediamo uno mentre tutte le altre possibili varianti si manifestano in altri universi simili al nostro, alcuni dei quali, la vita sulla terra non è mai stata possibile.

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