Inseminazione delle nubi: manipolazione della meteorologia

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Far piovere artificialmente, favorire la formazione delle nubi o intervenire sulle tempeste tropicali può tutt’oggi sembrare fantascenza, mentre invece è oramai realtà già da alcuni decenni. Ridurre la portata dei cicloni tropicali o la portata delle precipitazioni all’interno di una perturbazione: In pratica consiste nell’utilizzo di Ioduro di Argento, questa sostanza che viene seminata all’interno delle nubi è in grado di gelare le goccioline di vapore acqueo presenti, trasformandole in minuscoli cristalli di ghiaccio, grazie a molti anni di esperimenti e di osservazione si è potuto constatare che tale sostanza potrebbe teoricamente indebolire i venti che scorrono all’interno di un ciclone tropicale come pure la propria portata dal punto di vista precipitativo.

In poche parole tale sostanza produce una sorta di muro secondario esterno all’occhio del ciclone, in tal modo di riduce il gradiente barico presente dall’esterno all’interno dell’uragano indebolendo i venti di circa 20-30 chilometri orari, un’esperimento che più volte si è ripetuto anni addietro al fine di ridurre i danni prodotti da eventi tanto devastanti.

Tuttavia con il passare degli anni, osservazioni sempre più accurate, grazie all’utilizzo di strumenti più sofisticati e ad una migliore conoscenza del tema, si è potuto constatare che i cicloni tropicali sviluppano una sorta di muro secondario all’occhio del ciclone anche in un rocesso del tutto autonomo e naturale, mettendo così in dubbio il reale effetto che può avere un intervento artificiale su tali fenomeni atmosferici.

Ulteriori interveti in tal senso sono stati fatti più recentemente, le indicazioni hanno comunque suggerito che dopo l’intervento artificiale il ciclone tropicale oltre ad indebolirsi benchè temporaneamente, cambiava traiettoria di pochi gradi, di latitudine, un risultato che ha dello straordinario considerando che poter deviare una tempesta anche di soli pochi gradi, molto può dignificare sugli effetti che quest’ultimo può produrre su una determinata area.

Far piovere artificialmente: un processo inverso a quello qui sopra descritto.

Una nube di dimensioni medie contiene circa 8 milioni di tonnellate di acqua in media, da ciò possiamo dedurne che in cielo c’è un’enorme quantitativo di acqua dolce non sfuttato, la tecnica di inseminare le nubi con minuscole particelle di sale può essere una buona soluzione al fabbisogno crescente di acqua in molti paesi del mondo che negli ultimi anni hanno visto peridi di siccità e carestia.

In pratica le minuscole particelle di sale inseminate nelle nubi, “appesantiscono” le goccioline di vapore acqueo facendole ricadere al suolo sottoforma di precipitazioni.

47 nazioni nel mondo sono impegnate in 150 programmi di semina delle nuvole, grazie all’ausilio di razzi o aerei in grado di inseminare le nubi con sali idroscopici, mentre la Cina è il paese che investe maggiormente in questo settore.

Molti possono essere anche a riguardo i benefici per molti paesi del mondo, tuttavia si deve prendere in considerazione, oltre al problema dal punto di vista etico, il fatto che non si può conoscere a fondo quali ripercussioni si possono manifestare realmente anche a grandi distanze, intervenendo su un sistema così complesso come quello della meteorologia.

Inoltre può sorgere anche il problema del fatto che vi sono paesi che potrebbero adottare questo genere di interventi per scopi bellici o sinistri, poter manipolare le condizioni meteorologiche è come possedere una potente arma di distruzione di massa, non far piovere o produrre pioggie torrenziali, può produrre pesanti effetti devastanti per un’intera nazione.

Un interessante documentario: il giardino di Albert.

httpv://www.youtube.com/watch?v=4D_PbnQNY88

httpv://www.youtube.com/watch?v=5U9dbE2O97M

httpv://www.youtube.com/watch?v=EQ8A2Esas-4

6 Responses to Inseminazione delle nubi: manipolazione della meteorologia

  1. Enea scrive:

    Non potrebbe magari “nuocere” al clima mondiale effettuare di questi esperimenti? Conosci il detto “un battito di ali di una farfalla in europa può scatenare un’uragano in cina” (si lo so, non è esattamente così il detto, ma il senso è quello).

    Comunque articolo interessantissimo come sempre, complimenti Flavio

  2. Flavio Scolari scrive:

    Si, considerando che l’atmosfera è un unico fluido in continuo movimento, la domanda può sorgere spontanea, infatti come spiega il documentario allegato all’articolo, non è possibile sapere quali effetti una manipolazione in tal senso possa comportare anche a grandi distanze dal punto dell’operato, intervenire per modificare le condizioni meteo-climatiche non è un operazione semplice.
    Bisogna infatti saper intervenire al punto giusto e al momento giusto, in caso contrario risulta molto difficile poter valutare quali potrebbero essere gli effetti cosidetti collaterali.
    Grazie Enea, buona serata!

  3. garden scrive:

    deduco che anche voi siate a conoscienza degli “aerosol per combattere l’effetto serra” che spargono i militari NATO nel cielo italiano praticamente tutti i giorni.

    la vostra è disinformazione. complimenti

  4. Flavio scrive:

    Fonti ufficiali garden? ^^

    Più chiaro di così!!
    Chi vuole capire capisca…

    Flavio (quello non venduto)

  5. Flavio Scolari scrive:

    Per Garten:
    -Dato che non lavoro per la Nato non ho la certezza per poter riportare tali informazioni, per me sono solo teorie infondate il fatto che utilizzerebbero sempre gli aerei di linea per immettere nell’atmosfera aerosol in grado di filtrare la luce solare abbassando così le temperature globali.
    So solo che esisteva il progetto di realizzare qualcosa di simile, ma che lo mettano già in pratica di nascosto questo non lo so io personalmente, dunque preferisco non soffermarmi troppo su qualcosa che appunto non ho alcuna certezza.
    Io sono piuttosto dell’idea come piu volte detto nei miei articoli del fatto che il surriscaldamento globale faccia parte di un normale ciclo climatico che si è sempre realizzato anche in passato, contrariamente a quanto affermano alcune teorie che mettono l’uomo sempre al centro di tutto.
    Talvolta si sente discutere del fatto che le scie di condensazione rilasciate dagli aerei di linea, tendono ad essere molto più persistenti rispetto a quanto non accadesse alcuni anni fa ed effettivamente questo è vero, tuttavia si deve anche considerare il fatto che oggigiorno gli aerei sono in grado di volare a quote nettamente superiori rispetto ad alcuni anni fa, oggi un aereo di lienea per lunghe tratte può viaggiare a circa 15-20 km di quota, ossia all’interno della stratosfera. Questo per evitare le forti turbolenze che percorrono la troposfera fino ad un’altezza di circa 12 km e che possono arrecare molti problemi ad un’aereo, inoltre la minor resistenza dell’aria (essendo più rarefatta) consente un risparmio del carburante degli aerei. Tuttavia i vapori rilasciati dagli aerei che viaggiano all’interno della bassa stratosfera, si dissolvono molto più difficilmente poichè come detto precedentemente, questa porzione di atmosfera risulta molto stratificata e percorsa da venti che scorrono orizzontalmente. Questo potrebbe spiegare il fatto che gli aerei di linea oggi rilascino scie più persistenti rispetto a quanto non facessero fino a qualche anno fa, poi che si sia già testato “di nascosto” un progetto per controllare l’andamento termico globale non lo escludo, tuttavia non vi sono neanche prove inconfutabili che lo dimostrino, dunque per me personalmente resta una teoria.

    Per Flavio:
    -Accetto con piacere domande e commenti nei miei editoriali, a patto che siano costruttivi e sensati (contrariamente al commento che vedo qui sopra), come io rispetto le idee altrui, desidererei che si rispettassero anche le mie, d’altronde se hai letto attentamente tutto il testo e hai guardato il documentario allegato, ti sarai accorto che non ho fatto altro che riportare le informazioni che sono andate in onda senza addentrarmi in argomenti del quale non vi sono prove certe.

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